Come scegliere l’argomento della tesi: consigli utili

Sei a un passo dalla tanto attesa laurea e ti stai domandando come scegliere l’argomento della tesi?
Tra la gioia di aver finalmente concluso il percorso di studi e l’ansia di dover preparare l’elaborato non riesci ad individuare una tematica che potrebbe diventare oggetto della tua discussione?
I tuoi  pensieri sembrano tendere verso la negatività più assoluta e quest’ultimo sforzo ti sembra un’impresa titanica impossibile da affrontare?

Tranquillo, è tutto normale!

L’Università Telematica Niccolò Cusano di Cagliari è qui per aiutarti e per sostenerti anche in questa delicata fase …

Tu non devi fare altro che metterti comodo e leggere questo post fino alla fine.
Si tratta di una guida pratica che ti fornirà consigli e dritte per uscire dall’empasse e per affrontare con l’entusiasmo giusto l’ultimo ‘ostacolo’ che ti separa dall’agognato titolo.

A cosa serve la tesi

Triennale, magistrale, ad indirizzo economico o ingegneristico:  qualunque sia il percorso che ti appresti a portare a termine, prima ancora di parlare di argomenti da approfondire dovresti avere le idee ben chiare sulle finalità della tesi.

A cosa serve esattamente preparare un elaborato così lungo e approfondito su una determinata materia se hai già affrontato una marea di esami orali e test scritti su quello stesso ambito tematico?

Qualcuno la considera una mera formalità, qualcun altro la ritiene un momento di crescita personale durante il quale confrontarsi con la propria stessa preparazione, qualcun altro ancora la affronta come un’opportunità per approfondire le proprie conoscenze in merito ad un argomento.

Insomma, ognuno ha la propria idea che in qualche modo gli fornisce la motivazione e le energie per raggiungere il traguardo finale: la laurea.

Sono in pochi quelli che riescono ad inquadrare la stesura della tesi in ottica occupazionale; sono in pochi quelli che riescono  a vedere la tesi come uno strumento dotato di interessanti e concrete potenzialità nell’ambito della ricerca di un lavoro. 

Per quelli che fino ad oggi hanno sottovalutato l’aspetto ecco una breve considerazione in grado di rendere chiaro il concetto: molte aziende selezionano i candidati, e i possibili collaboratori, attraverso le tesi di laurea.

La selezione, in tal senso, avviene principalmente per i neolaureati in materie scientifiche.

In sintesi, l’elaborato che ti appresti a preparar potrebbe rappresentare una grande opportunità per allargare i tuoi orizzonti lavorativi e per ottenere un maggior numero di contatti per colloqui e proposte di stage.

La scelta del professore

La stesura di una buona tesi scaturisce da diversi fattori; non soltanto dall’argomento che affronta.

Tra i vari elementi che contribuiscono alla realizzazione di un lavoro ben fatto figura anche la scelta del relatore.

La selezione dell’argomento della tesi è strettamente correlata, e talvolta anche vincolata, a quella del professore per cui è d’obbligo, prima ancora di parlare di tematiche da affrontare, focalizzarci sull’identificazione del profilo che seguirà la stesura dell’elaborato.

Le strategie da approcciare sono leggermente diverse, a seconda se hai già scelto l’argomento, o comunque hai già qualche idea, o se sei ancora in alto mare e non sai da dove partire.

Hai già qualche idea

Se hai già individuato la tematica da trattare nel corso del tuo elaborato, o se hai un’ idea dalla quale partire, allora non ti resta che individuare il relatore.
Quest’ultimo dovrà comunque darti la sua approvazione per cui cerca di proporti con entusiasmo e convinzione, e magari anche con una prima impostazione generale del lavoro.
Se ostenterai sicurezza in te stesso e nelle tue idee avrai maggiori possibilità di convincere il docente; viceversa, se ti mostrerai indeciso, titubante e insicuro, rischierai di ‘subire’ la sua proposta e ti ritroverai ad affrontare un tema che incontra i suoi interessi ma non i tuoi.

In linea generale, il consiglio è di individuare un profilo competente, in possesso di conoscenze approfondite e aggiornate sull’argomento che hai selezionato.

Non hai alcuna idea

Se parti da zero e non hai la benché minima idea sull’argomento da sviluppare, allora probabilmente stai riponendo le tue speranze nell’aiuto del docente.

Se per la scelta dell’argomento della tesi hai deciso di affidarti al prof allora ti suggeriamo di valutare attentamente la persona che, in tal senso, ti guiderà.

Puoi partire dai docenti con i quali hai instaurato un buon rapporto oppure da quelli che, secondo le voci di corridoio, si mostrano più disponibili a seguire i propri studenti.

Puoi eventualmente valutare la possibilità di affidarti a profili che hanno rapporti e contatti concreti con il mondo del lavoro, per cui potrebbero, in prospettiva, agevolare la tua introduzione in qualche contesto lavorativo.

La scelta dell’argomento

Eccoci giunti nel cuore del nostro post, quello in cui ti forniremo consigli e dritte per selezionare l’argomento in linea con le tue attitudini, esigenze e preferenze.

Prima una premessa importante: scrivere la tesi significa trascorrere intere settimane ad approfondire una tematica, per cui è importante, anzi fondamentale, scegliere un argomento che ti incuriosisca e che stimoli il tuo interesse.

I criteri sulle quali basare la scelta possono essere diversi.

Puoi partire dalle materie che ti hanno appassionato maggiormente, oppure da quelle nelle quali ti sei distinto ottenendo voti alti.

Prova ad esempio ad identificare l’argomento di una materia che ti ha particolarmente colpito/interessato e da lì cerca di estrapolare un possibile spunto per la tua tesi.

Inizia quindi ad individuare una macro-area; successivamente annota su un foglio le micro-aree correlate e le relative tematiche intorno alle quali poter costruire un elaborato.

E’ importante, durante la fase di selezione, valutare una serie di aspetti pratici: primo fra tutti il materiale di approfondimento disponibile. E’ fondamentale, prima di partire in quarta, farsi un’idea della reperibilità, più o meno agevole, delle informazioni relative alla tematica scelta.

Per alcune discipline sono disponibili innumerevoli e svariate fonti di studio e approfondimento; per altre la ricerca può risultare più difficoltosa.

In linea generale, per quanto possa risultare attinente al tuo settore di specializzazione e in linea con i tuoi interessi, ti suggeriamo di non focalizzarti su argomenti troppo generici, ma di individuare temi specifici, possibilmente attuali ed originali.

Il termine ‘attuale’ appena utilizzato merita un approfondimento.
Oltre ad avere a disposizione un’enorme quantità di fonti dalle quali attingere informazioni, l’argomento che risponde alla caratteristica di ‘attualità’ agevolerà i tuoi primi passi nel mondo del lavoro; la tua ricerca, se ben strutturata, potrebbe rappresentare un ottimo biglietto da visita nell’ottica di una futura collaborazione professionale.

scrivere la tesi

Compilativa o sperimentale

Un ultimo aspetto da valutare, una volta individuato l’argomento, è quello relativo alla tipologia di tesi.

Puoi optare per un elaborato di tipo compilativo e per un elaborato sperimentale.

Sai già che la tesi compilativa si basa essenzialmente su un lavoro di ricerca e rielaborazione mentre la tesi sperimentale è incentrata prevalentemente su un lavoro di tipo pratico.

Per alcuni indirizzi di studio si adatta meglio la prima per alcune facoltà è preferibile optare per la seconda.

Le considerazioni da fare in fase di decisione sono le seguenti:

  • la tesi sperimentale spesso richiede più tempo, un impegno maggiore ed esperienza sul campo.
  • la tesi compilativa prevede un lavoro ‘d’archivio’, quindi più statico rispetto al precedente; si svolge essenzialmente in biblioteca o al pc.

C’è da sottolineare un dettaglio importante e cioè che la tesi sperimentale ‘talvolta’ induce la commissione ad assegnare punteggi maggiori; ma ancora più rilevante l’aspetto ‘referenza’ che un buon lavoro può portare in fase di colloquio di lavoro.

Ok, noi abbiamo terminato con la parte teorica dei consigli; ora che sai come scegliere l’argomento della tesi non devi fare altro che iniziare ad organizzare il lavoro di scrittura attraverso una tabella di marcia che scandisca i ritmi di lavoro; successivamente ti consigliamo di impostare un indice provvisorio degli argomenti da trattare, una sorta di schema che ti guidi durante la stesura dell’elaborato.

Non ci resta che augurarti buon lavoro!


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