Ingegneria delle costruzioni: che cos’è e a cosa serve

Ti appassiona l’ambito professionale inerente al settore ingegneristico e stai cercando di capire se ingegneria delle costruzioni è una materia che può fare al caso tuo?

Stai valutando l’iscrizione a un corso di laurea e ancora non hai le idee ben chiare?

Un piccolo consiglio, apparentemente scontato e banale, ma tremendamente realistico …

Dalla scelta del percorso universitario dipende gran parte del tuo futuro professionale per cui, prima di buttarti a capofitto in una specializzazione, valuta bene tutti gli elementi e le caratteristiche, didattiche non, del corso.

Noi dell’Università Telematica Niccolò Cusano di Cagliari desideriamo, attraverso questo post, guidarti verso una scelta consapevole, ma soprattutto in linea con quelle che sono le tue attitudini e propensioni.
Il nostro obiettivo è indirizzarti verso un futuro che riesca a coniugare aspirazione professionale, buone prospettive occupazionali e un’ottima gratificazione economica.

Ambiziosa come finalità, lo sappiamo bene; ma è raggiungibile!

Per riuscirci bisogna prestare particolare attenzione al processo di valutazione, e per farlo è necessario avere a disposizione più elementi possibili, in questo caso specifico in merito alla materia ‘ingegneria delle costruzioni’, o edile che dir si voglia.

Partiamo dal cercare di capire di cosa stiamo parlando e di cosa si occupa nel concreto la branca ingegneristica in analisi.

Di seguito la definizione, piuttosto esaustiva, fornita da Wikipedia:

“l’ingegneria edile è la branca dell’ingegneria che si occupa della progettazione, direzione lavori, produzione cantieristica, collaudo, manutenzione degli edifici a uso civile e non. Nello specifico la sua scienza è volta all’ottimizzazione, gestione, sostenibilità, del processo edilizio in tutte le sue fasi, con capacità di progettazione in ambito architettonico (in collaborazione con l’architetto) e strutturale, impiantistico e tecnologico”.

Oltre all’analisi e alla progettazione delle strutture, rientrano nell’ambito della materia anche l’organizzazione e la gestione del cantiere e la valutazione economica dei vari processi edilizi e delle scelte tecnologiche.

Ingegnere edile: cosa fa

Spostiamoci sulla figura professionale, che è poi quella che ci interessa maggiormente, e cerchiamo di analizzarne funzioni, caratteristiche e competenze.

L’ingegnere edile è un profilo dotato di conoscenze multidisciplinari afferenti a svariati settori.
Nel suo know how sono presenti conoscenze approfondite e aggiornate in merito a tecniche e strumenti operativi atti alla gestione dei numerosi aspetti correlati all’attività edilizia: strutturali, impiantistici, tecnologici, territoriali ed economici.

Deve possedere spiccate doti organizzative e comunicative, nelle quali rientra la capacità di coordinare i vari operatori coinvolti nel processo edilizio.
Il suo ruolo è anche quello di condurre e supervisionare le attività svolte all’interno del cantiere.

Sbocchi lavorativi

Un ingegnere edile, specializzato quindi nel settore delle costruzioni, può trovare impiego in svariati ambiti professionali, sia pubblici che privati.

Tra i contesti nei quali rientrano le opportunità professionali afferenti alla specializzazione rientrano Amministrazioni ed Enti pubblici, studi professionali, aziende e imprese private.

Rientra tra gli sbocchi lavorativi di ingegneria delle costruzioni anche la libera professione.

Considerando l’attuale settore delle costruzioni, caratterizzato in maniera sempre più incidente dall’esigenza di progetti innovativi, è facile comprendere i motivi per i quali il profilo in oggetto deve possedere una formazione aggiornata e approfondita.

Oggi un edificio deve rispondere a una serie di requisiti di natura strutturale, economica e ambientale; tra quelli che risultano imprescindibili: basso impatto ambientale, elevato contenuto tecnologico, elevati standard di sicurezza, elevato livello di comfort.

Un professionista, per risultare appetibile professionalmente sul mercato, deve essere sempre aggiornato in merito alle continue evoluzioni del settore; deve individuarle, analizzarle, comprenderle e all’occorrenza saperle utilizzare sfruttandone le potenzialità.

ingegneria edile

Come diventare ingegnere edile

Ingegneria delle costruzioni, e più in particolare scienza delle costruzioni, rientra tra le materie del corso di laurea triennale in Ingegneria Civile erogato dall’Università Telematica Niccolò Cusano.

Il percorso di studi si rivolge in particolare a chi ambisce a diventare ingegnere edile per lavorare in un settore potenzialmente promettente, sia dal punto di vista dell’occupazione che della gratificazione economica.

Nel dettaglio la struttura del corso mira a fornire conoscenze di base sull’analisi matematica, della geometria e della fisica generale, materie indispensabili al futuro ingegnere per identificare e utilizzare le tecniche e gli strumenti più idonei per progettare componenti, sistemi e processi.
I contenuti del corso sono altresì finalizzati a sviluppare nello studente le capacità per interpretare correttamente, e quindi descrivere, le problematiche correlate alla materia.

Il piano di studi per percorso formativo triennale prevede lo studio e l’approfondimento delle seguenti materie:

1° anno

  • istituzioni di matematica
  • geometria
  • probabilità e statistica
  • analisi I
  • fisica generale I
  • chimica generale
  • analisi II
  • informatica

2° anno

  • disegno
  • scienza delle costruzioni
  • idraulica
  • ingegneria sanitaria e ambientale
  • fisica tecnica
  • scienza e tecnologia dei materiali
  • inglese

3° anno

  • elementi di tecnica delle costruzioni
  • architettura tecnica
  • geotecnica
  • topografia
  • materia a scelta
  • materia a scelta
  • tirocinio
  • prova finale

Materie a scelta dello studente: elettrotecnica, fisica generale, complementi di geometria, strumenti e metodi di misura, economia applicata all’ingegneria.

Competenze e capacità

Al termine del triennio il corsista avrà acquisito conoscenze, competenze e metodologie per: progettare elementi strutturali e strutture di media complessità; applicare metodi di calcolo ricorrenti e consolidati alla progettazione di opere idrauliche di media complessità, sia in ambito urbano che extra urbano; applicare metodi consolidati alla progettazione di elementi strutturali elementari quali ad esempio muri di sostegno e pavimentazioni; scegliere i materiali più idonei per la costruzione di infrastrutture stradali; progettare strutture semplici e seguirne le varie fasi, dalla concezione fino alle verifiche.

Modalità formativa

Unicusano ha predisposto per i propri corsisti una metodologia di insegnamento estremamente innovativa, basata sulla formazione a distanza.

Attraverso una piattaforma telematica, pratica e intuitiva, lo studente ha la possibilità di accedere al materiale didattico comodamente da casa, dal proprio pc connesso alla Rete; può seguire le lezioni in streaming e può scegliere in maniera libera e flessibile a che ora e per quanto tempo studiare.

Non esistono vincoli né limiti di accesso, per cui la metodologia si adatta perfettamente a qualsiasi tipologia di esigenza formativa.

Nell’ambito della metodologia didattica e-learning rientra un approccio spiccatamente interattivo e un’impostazione fortemente orientata alla combinazione di teoria e pratica.

La preparazione operativa dello studente è garantita da esercitazioni pratiche e lavori di gruppo, durante i quali si parte da concetti teorici generali per arrivare ad analizzare problematiche specifiche e reali.

Specializzazione magistrale

Per chi desidera specializzarsi ulteriormente è disponibile il corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, biennio che completa e approfondisce gli argomenti della triennale e fornisce una formazione avanzata nel campo della progettazione, realizzazione e gestione di opere ingegneristiche civili.

Ingegneria civile e ingegneria edile

A questo punto del post in molti si staranno chiedendo quali sono le differenze tra ingegneria civile e ingegneria edile.

Partiamo dalla premessa che entrambe permettono pressappoco le medesime prospettive occupazionali, ma per completezza di informazioni ti indicheremo quella che rappresenta la sostanziale differenza tra le due branche ingegneristiche.

L’ingegneria civile è afferente alla progettazione, alla gestione, al controllo e alla manutenzione di infrastrutture che rientrano nel settore dei trasporti, dell’idraulica e delle opere civili e industriali; l’ingegneria edile si riferisce prevalentemente alle costruzioni ‘edili’ e si occupa di design, progettazione, direzione dei lavori, cantieristica, manutenzione e restauro degli edifici.

Se hai bisogno di ulteriori informazioni sui percorsi di studio Unicusano, se desideri ricevere ulteriori dettagli sul metodo formativo a distanza o se necessiti di supporto per l’iscrizione, puoi affidarti al nostro staff, contattandolo attraverso il modulo online che trovi cliccando qui!


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