La dieta ideale per lo studio: cosa evitare
Sai che dieta e studio sono strettamente correlati e che dalla tua alimentazione può in parte dipendere la tua produttività all’università?
Sai che quello che mangi ogni giorno può influire sulla qualità del tuo apprendimento?
Probabilmente lo sai ma ignori volutamente la questione; sappiamo bene che la maggior parte degli studenti non hanno un buon rapporto con il cibo sano e che tendono a sottovalutare l’importanza di mantenere un regime alimentare corretto ed equilibrato.
Eccezioni a parte, la quotidianità dello studente è prevalentemente sedentaria, soprattutto se parliamo di università, corsi di laurea e dell’impegno legato alla preparazione degli esami.
Partiamo da una premessa. L’alimentazione deve garantire a chi studia l’energia necessaria per affrontare lo sforzo cognitivo richiesto dal percorso; deve inoltre essere in grado di mantenere un livello di concentrazione adeguatamente alto.
Si sente spesso parlare di dieta dello studente anche se il concetto, espresso in questi termini, può spaventare ed essere frainteso. Non si tratta di una dieta intesa nel senso più comune e rigido del termine; non bisogna stressarsi con grammi e calorie: è sufficiente semplicemente propendere per un regime alimentare sano. L’obiettivo è prediligere i cibi che favoriscono il benessere del corpo e soprattutto della mente.
Dieta studenti: cosa evitare
Prima di svelarti gli alimenti alleati della memoria, in grado di favorire il benessere mentale e il corretto funzionamento del cervello, ti indicheremo i cibi e le sostanze da evitare e quelli il cui consumo è da limitare drasticamente.
Prendiamo per un attimo in considerazioni la preparazione di un esame; i giorni che precedono la fatidica data comportano un pesante carico di stress.
La scelta degli alimenti sbagliati può seriamente compromettere l’apprendimento e provocare stati d’ansia e agitazione tutt’altro che produttivi.
Ecco perché si parla di dieta per studenti sotto esame, un regime alimentare che da un lato consiglia l’assunzione di alcuni nutrienti benefici, che vedremo in seguito, e dall’altro vieta il consumo di alcune sostanze estremamente dannose per la concentrazione.
Sono da evitare categoricamente, soprattutto nei giorni che precedono la prova, caffè e in generale tutte le bevande eccitanti ed energizzanti; è da evitare allo stesso modo il consumo eccessivo di bibite gassate e di alcol.
Bandite anche le merendine e gli snack spezza fame ipercalorici; i cibi dolci causano picchi glicemici nel sangue, nocivi per la concentrazione e per la salute delle cellule nervose.
Per quanto la caffeina e gli zuccheri sembrino dare una sorta di gratificazione, sia a livello fisico che mentale, sappi che si tratta soltanto di una sensazione momentanea e illusoria. Tali sostanze producono, in poco tempo, effetti opposti a quelli desiderati: alterano i corretti ritmi di sonno e veglia, e aumentano nel contempo i livelli di ansia.
Tra i cibi da limitare i carboidrati (pane bianco, patate, pasta, pizza ecc.) che provocano sonnolenza e favoriscono le distrazioni.
La perfetta alimentazione per gli studenti universitari dovrebbe essere povera di colesterolo e grassi di origine animale, quindi di formaggi, carni grasse, salumi, burro e simili. Numerosi studi hanno dimostrato che diminuiscono l’efficienza delle cellule nervose, minano le capacità mnemoniche e facilitano lo stress ossidativo.
Nel post ci rivolgiamo quasi sempre agli studenti universitari per un motivo molto semplice: solitamente fino al liceo si vive con i genitori, ma soprattutto con la mamma, che in quanto tale si preoccupa di garantire al figlio un’alimentazione sana ed equilibrata.
Tutt’altra situazione per chi invece, frequentando corsi di laurea o master fuori dalla propria città, abita da solo.
Il poco tempo a disposizione, la scarsa voglia di mettersi ai fornelli, le esigenze dettate dai ritmi universitari e spesso la necessità di risparmiare qualche euro è causa di errate abitudini alimentari.
La dieta dello studente fuori sede è quasi sempre squilibrata, disordinata e scorretta.
Tramezzini al bar, snack consumati velocemente tra una lezione e l’altra, pasti completamente saltati e super mega cene serali in compagnia degli amici rappresentano, purtroppo, situazioni tipo per i giovani che si autogestiscono per quanto riguarda l’alimentazione.
Ecco qualche consiglio utile per mangiare bene e migliorare il rendimento all’università.
La colazione dello studente universitario
Partiamo dalla nota dolente, il primo pasto della giornata e tendenzialmente anche quello più importante.
La dieta ideale per lo studio prevede quotidianamente 3 pasti leggeri e due spuntini.
La colazione rappresenta il pasto più importante della giornata, quello che dovrebbe fornire le energie necessarie per coprire l’intera mattinata.
Per uno studente, infatti, le ore che seguono il risveglio sono le più produttive, ma anche le più impegnative: sono solitamente quelle destinate alle lezioni, per seguire le quali è necessario mantenere alto il livello di attenzione.
Purtroppo proprio la colazione è il pasto più sottovalutato: qualcuno tende a saltarla completamente mentre qualcun altro preferisce farla al bar con cornetto e cappuccino, facendo così il pieno di grassi e zuccheri.
In entrambi i casi si tratta di abitudini sbagliatissime.
Nella dieta dello studente la colazione riveste un ruolo cruciale; essa fornisce, o dovrebbe fornire, dal 15% al 20% dell’intero apporto calorico giornaliero.
Deve pertanto essere bilanciata e nutriente, ma soprattutto equilibrata.
Il pranzo e la cena
In questo paragrafo non ti forniremo una dieta dello studente da seguire giorno per giorno, ma ti indicheremo gli alimenti più idonei a favorire uno studio efficace e produttivo.
Inutile girarci troppo intorno ma il regime alimentare perfetto per chi studia è essenzialmente basato sul consumo quotidiano di frutta e verdura.
Via libera al pesce che garantisce un buon apporto di omega 3, gli acidi grassi alleati della memoria e della concentrazione.
Altrettanto benefici per l’attività di memorizzazione i legumi e i cereali integrali.
Per quanto riguarda i dolci ti abbiamo già detto di limitarne il consumo; per assecondare un’improvvisa voglia di ‘qualcosa di dolce’ potremmo ad esempio optare per un pezzetto di cioccolato fondente che aiuta a mantenere il cervello sveglio, reattivo e ricettivo.
Non sarà dolcissimo ma si tratta pur sempre di ‘cioccolato’.
Gli spuntini
Nella dieta degli studenti lo spuntino rappresenta un momento importante, da un lato perché consente di staccare la spina e concedersi una pausa, dall’altro perché consente di non arrivare al pranzo o alla cena eccessivamente affamati.
L’atteggiamento più comune tra i giovani e di avventarsi su merendine industriali, biscotti e snack spezza fame dalle mille calorie; magari per togliere la sete anche una bella coca cola, gassata e super zuccherata.
Ciò significa fare un pieno di zuccheri e grassi, nemici della concentrazione.
I nutrizionisti consigliamo invece di prediligere spuntini a base di frutta, meglio se una mela.
Una buona alternativa, più sfiziosa, potrebbe essere la frutta secca, che toglie la fame ed è nel contempo salutare.
Bere, bere, bere… tanta acqua!
Concludiamo il nostro post sulla dieta dello studente con le bibite.
In parte lo abbiamo già anticipato nei precedenti paragrafi: sono sconsigliate le dosi massicce di caffè, le bibite gassate, quelle eccitanti e ovviamente gli alcolici.
Meglio bere acqua che è oltre ad essere dissetante fa bene al corpo e al cervello; una sana abitudine è quella di consumarne in media da uno a due litri al giorno.
La sera prima dell’esame o in momenti di particolare stress, anziché chiedere supporto alla caffeina prepariamoci una bella tisana rilassante, magari a base di melissa e passiflora.