Migliori film comici italiani: la nostra top ten
Hai intenzione di organizzare una serata tra amici, all’insegna delle risate e del divertimento, e stai cercano consigli sui migliori film comici italiani?
La comicità italiana è conosciuta in tutto il mondo; quasi non ha rivali. Non a caso il genere comico è considerato uno dei fiori all’occhiello della cinematografia nostrana.
Da Totò ad Alberto Sordi, da Paolo Villaggio ai più recenti Checco Zalone e Alessandro Siani: il made in Italy vanta attori di grande talento che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema ‘comico’.
In questo post l’Università Telematica Niccolò Cusano di Cagliari ha raccolto le migliori 10 pellicole più divertenti ed esilaranti di sempre: da quelle in bianco e nero a quelle che hanno sbancato i botteghini battendo ogni record di incassi.
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1 – Totò, Peppino e la malafemmina
Anno di produzione: 1956
Regia di Camillo Mastrocinque
Con Totò, Peppino De Filippo, Dorian Gray, Teddy Reno, Vittoria Crispo, Nino Manfredi, Mario Castellani
La nostra top ten di film comici italiani non può che aprirsi con una delle numerose pellicole che hanno avuto come protagonista indiscusso l’immortale Antonio de Curtis, in arte ‘Totò’.
Il ‘Principe della risata’ ha rappresentato e, nonostante i ricambio generazionale e sociale, continua a rappresentare il più noto esponente della comicità italiana.
In coppia con Peppino De Filippo, altro degno rappresentante della comicità nostrana, ha reso immortale la pellicola intitolata ‘Totò, Peppino e la Malafemmina’.
La trama del film ruota intorno alle vicende di uno studente universitario, nipote dei due comici partenopei, il quale si innamora di una ragazza che non gode di buona fama (la malafemmina).
L’amore tra i due giovani non gode dell’approvazione di Totò e Peppino, i quali fanno di tutto per ostacolarlo.
2 – Il medico della mutua
Anno di produzione: 1968
Regia di Luigi Zampa
Con: Alberto Sordi, Evelyn Stewart, Bice Valori, Sara Franchetti, Nanda Primavera, Ida Galli
Alberto Sordi ha lasciato un segno indelebile nell’ambito della produzione cinematografica comica italiana.
La sua eredità, in tal senso, consta di titoli che hanno fatto la storia del genere per cui è d’obbligo inserire uno dei suoi numerosi film all’interno della nostra classifica.
Scegliere non è stato semplice ma alla fine abbiamo selezionato ‘Il medico della mutua’ nel quale l’attore trasteverino interpreta un giovane dottore disposto a tutto per fare carriera.
A tal proposito approfitta della morte del Dottor Bui per corteggiare la moglie e per accaparrarsi la lista di oltre duemila mutuati del collega deceduto.
Sullo sfondo del film si legge piuttosto chiaramente la denuncia di un sistema sanitario corrotto.
3 – Altrimenti ci arrabbiamo
Anno di produzione: 1974
Regia di Marcello Fondato
Con: Bud Spencer, Terence Hill, John Sharp, Patty Shepard, Deogratias Huerta, Manuel De Blas
Quante volte abbiamo sentito il titolo del film ‘altrimenti ci arrabbiamo’ pronunciato in maniera ironica per rispondere a una provocazione. E quante volte abbiamo riso guardando le simpatiche ‘scazzottate’ di Bud Spencer e Terence Hill.
Il duo comico ha fatto ridere un’intera generazione di giovani e, nonostante gli anni trascorsi e il gusto un po’ vintage delle pellicole che li vedono protagonisti, continuano a far ridere grazie alla loro irrefrenabile simpatia.
La pellicola, selezionata tra i numerosi film interpretati dalla coppia più esilarante della comicità, è basata su una trama che fa della semplicità il suo punto di forza.
Bud Spencer e Terence Hill sono rispettivamente un meccanico e un camionista i quali si ritrovano a contendersi il premio vinto durante una gara automobilistica: una dune buggy rossa con cappottina gialla.
Gli eventi conducono i due rivali a unirsi per fronteggiare i ‘cattivi’ e ottenere giustizia.
4 – Febbre da cavallo
Anno di produzione: 1976
Regia di Steno
Con: Enrico Montesano, Gigi Proietti, Catherine Spaak, Mario Carotenuto, Adolfo Celi, Fernando Cerulli
Tra i film più divertenti di sempre è d’obbligo citare un grande classico della commedia all’italiana: ‘Febbre da cavallo’, la pellicola che ironizza sul vizio del gioco e ne analizza le numerose sfaccettature.
La trama racconta le vicende di tre amici affetti dal vizio delle scommesse ippiche.
Il trio trascorre il proprio tempo negli ippodromi, alla costante ricerca del grande colpo, la scommessa vincente grazie alla quale svoltare e cambiare finalmente vita.
Gigi Proietti ed Enrico Montesano gli attori che interpretano due dei protagonisti, rispettivamente Mandrake e Pomata.
L’occasione di svoltare si presenta con la richiesta della fidanzata di Mandrake di puntare, su suggerimento di una cartomante, su tre autentici brocchi.
Convinto dal collega di scommesse Mandrake decide di puntare sul cavallo superfavorito, ignorando completamente la richiesta della compagna.
Ironia della sorte i tre brocchi si piazzano nelle prime tre posizioni, proprio come la cartomante aveva previsto.
Per Mandrake e company è tempo di ideare uno stratagemma per recuperare i soldi di quella che è stata una mancata vittoria.
5 – Ricomincio da tre
Anno di produzione:
Regia di Massimo Troisi
Con: Massimo Troisi, Fiorenza Marchegiani, Lello Arena, Marco Messeri, Deddi Savagnone
Il film ‘Ricomincio da tre’ oltre ad essere un cult assoluto del genere comico ha segnato l’esordio di Massimo Troisi.
Il successo ottenuto fin dal debutto lo ha immediatamente consacrato come uno dei migliori attori comici italiani.
Nel film Troisi interpreta Gaetano, un giovane di San Giorgio a Cremano che sentendosi inadeguato rispetto al contesto in cui vive decide di ‘ricominciare da tre’, numero che identifica ciò che di buono è riuscito a fare nella vita.
Si trasferisce a Firenze, a casa di una zia e successivamente a casa di Marta, una giovane donna emancipata e di larghe vedute della quale si innamora.
Ad aggiungere simpatia alla pellicola la presenza di Lello Arena, amico di vecchia data.
6 – Tre uomini e una gamba
Anno di produzione: 1997
Regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti
Con: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Marina Massironi, Maria Pia Casilio
Tra i migliori film comici italiani è d’obbligo inserire ‘Tre uomini e una gamba’ di e con Aldo, Giovanni e Giacomo.
La pellicola segna l’esordio, e il preludio di un grande successo, del trio, apprezzato dal pubblico e dalla critica per la sua comicità ingenua e a tratti surreale.
La trama è tanto semplice quanto originale: Giacomo deve sposare la figlia del suo titolare per cui si mette in viaggio verso sud, con i suoi amici Aldo e Giovanni, per raggiungere in macchina la location del matrimonio.
Il tragitto non è privo di incontri ed eventi inaspettati, alcuni dei quali legati alla consegna di un’opera d’arte moderna, una gamba di legno, destinata al suocero dello sposo.
7 – Benvenuti al Sud
Anno di produzione: 2010
Regia di Luca Miniero
Con: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone
Remake italiano della commedia francese ‘Giù al Nord’ il film ‘Benvenuti al Sud’ ha letteralmente sbancato i botteghini.
Il successo, per il quale la pellicola è entrata nella top ten dei film più visti, scaturisce da un mix di elementi vincenti: una tematica attuale, una location incantevole e l’incredibile e palpabile affiatamento tra i due attori protagonisti.
La trama racconta le vicende del responsabile di un ufficio postale che è disposto a tutto pur di ottenere il trasferimento a Milano e per assecondare il desiderio della moglie di spostarsi in città.
Lo stratagemma architettato per raggiungere l’obiettivo viene smascherato e Alberto Colombo viene trasferito a Castellabate, un paesino campano.
I pregiudizi sul sud rendono il trasferimento una sorta di incubo, ma direttore dell’ufficio postale è costretto ben presto a ricredersi e ad apprezzare il suo soggiorno e i suoi affettuosi colleghi ‘terroni’.
8 – Sole a catinelle
Anno di produzione: 2013
Regia di Gennaro Nunziante
Con: Checco Zalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Robert Dancs, Ruben Aprea, Valeria Cavalli
Luca medici, in arte Checco Zalone, ha conquistato il pubblico con una comicità genuina e sgrammaticata che trova il suo punto di forza in picchi di surrealismo puro.
Ecco perché i suoi film hanno sbancato letteralmente i botteghini ed ecco perché abbiamo scelto di inserire nella nostra classifica ‘Sole a catinelle’.
La pellicola racconta la storia di un padre rimasto senza lavoro che tenta in tutti i modi di mantenere la promessa di portare in figlio in vacanza come premio per la promozione.
9 – Fantozzi
Anno di produzione: 1975
Regia di Luciano Salce
Con: Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Giuseppe Anatrelli, Liù Bosisio
Capostipite di una saga di successo ‘Fantozzi’ ha segnato la nascita del ragionier Ugo Fantozzi, personaggio che col tempo è diventato il rappresentante di una condiziona lavorativa ai limiti dell’assurdo.
Sfigato e sfruttato fino all’inverosimile il protagonista è stato ideato e interpretato da Paolo Villaggio il quale racconta con infinita ironia la condizione dell’italiano medio, estremizzando le difficoltà che ogni giorno è costretto ad affrontare per non essere schiacciato da raccomandati e megadirettori intenti a vessare i propri dipendenti.
Alcuni termini e alcune espressioni ripresi dal film sono entrati a far parte del linguaggio comune con un forte potere evocativo; tra i tanti il termine ‘fantozziano’, ‘la poltrona di pelle umana’, ‘il megadirettore galattico’.
10 – Quo vado
Anno di produzione: 2016
Regia di Gennaro Nunziante
Con: Checco Zalone, Eleonora Giovanardi, Lino Banfi, Sonia Bergamasco, Maurizio Micheli, Ludovica Modugno
Concludiamo la nostra top ten dei migliori film comici italiani con la pellicola dei record, tutt’oggi in testa alla classifica italiana degli incassi. Stiamo parlando di ‘Quo Vado’, ancora una volta interpretato dal simpaticissimo Checco Zalone.
Il tema intorno al quale ironizza il comico pugliese è il mito del ‘posto fisso’.
La sua vita è perfetta: servito con tutti gli onori dai genitori, con i quali vive; fidanzato con una ragazza che non sposerà mai; impiegato a tempo indeterminato presso l’ufficio provinciale di Caccia e Pesca.
La sua esistenza viene sconvolta con l’entrata in vigore di una riforma che abolisce le province e lo induce a richiedere volontariamente le dimissioni a fronte di una buonuscita.
Intenzionato a non cedere è costretto a subire svariati trasferimenti presso sedi disagiate dislocate in località scomode, alle quali però riesce sempre in qualche modo ad adattarsi.
Tutti i tentativi della persona icaricata di convincere Zalone ad accettare le dimissioni volontarie falliscono miseramente.
La liquidatrice, ambiziosa e disposta a tutto pur di fare carriera, spedisce l’impiegato al Polo Nord ma è proprio qui che Checco incontra l’amore che cambierà totalmente la sua vita.